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SULMONA – Non ci sta il Parco Nazionale della Majella a subire le accuse della Soa che nei giorni scorsi aveva presentato una diffida sull’allarme cemento nel territorio dell’ente. Per il Presidente pro tempore e sindaco di Palena Claudio D’Emilio si tratte di accuse infondate. “È ferma intenzione dell’Ente Parco” spiega D’Emilio “intraprendente le necessarie misure legali a tutela del proprio operato e nell’interesse di una comunità locale che da anni attende una innovazione politica incentrata allo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni: economica, sociale ed ambientale. L’ente Parco intende inoltre fare luce sulla sospetta illegittima divulgazione di atti e documenti inerenti l’iter di stesura ed approvazione del nuovo Piano del Parco a soggetti terzi e nel merito dichiara di volerne perseguire i responsabili, secondo le norme di legge, qualora ne ricorrano le dovute condizioni. All’intera comunità e popolazione del parco della Majella l’ente vuole dare la propria rassicurazione sulla bontà del proprio operato che sarà dimostrato nei fatti e nei contenuti”. Dal Parco Majella arriva quindi una dura condanna per la “pesante accusa di cementificazione che il redigendo nuovo Piano del parco vorrebbe licenziare”.

Andrea D’Aurelio

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