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ROCCACASALE – Cento palloncini per ricordare madre e figlio uccisi dal marito violento e un’ordinanza per disciplinare gli ingressi in Chiesa per la camera ardente e il funerale. Roccacasale si prepara a dare l’ultimo saluto alla giovane Teodora Casasanta di 39 anni e al piccolo Ludovico di appena cinque anni che sono rientrati in paese, purtroppo in una bara, per ricevere il simbolico abbraccio di un’intera comunità che è ancora sotto shock per quanto accaduto. Il rito funebre sarà officiato alle 14 di domani 5 febbraio nella chiesa parrocchia di San Michele Arcangelo mentre la camera ardente è stata già allestita nella stessa parrocchia. Da qui il provvedimento del sindaco a tutela dell’ordine pubblico e del rispetto della normativa anti Covid. Con l’ordinanza è stato disposto che “per tutta la durata della camera ardente e della cerimonia funebre, l’accesso in chiesa sia consentito scrupolosamente ed inderogabilmente fino ad un numero di persone pari al massimo della capienza prestabilita, cioè a numero 50 e nel rispetto della normativa vigente in materia di contenimento della pandemia da COVID-19. Che si acceda al luogo della cerimonia funebre solo ed esclusivamente se muniti di mascherina, che non si tenga, né a inizio né a fine cerimonia, il rito delle condoglianze, né si potranno creare assembramenti”. Per la giornata del 5 febbraio è stato indetto anche il lutto cittadino. Intanto il paese, su iniziativa di una giovane, sta preparando il gesto simbolico per dire basta al femminicidio. In ricordo di Teodora e Ludovico voleranno cento palloncini rossi e bianchi. I palloncini rossi, saranno portati dagli uomini, come simbolo di ribellione a questa assurda violenza. I bianchi da donne e bambini. Sui social intanto, su iniziativa dell’avvocato e Presidente circolo Pd Sulmona, Teresa Nannarone, è partito l’hashtag #noisiamoTeodora, perché la battaglia contro la violenza sulle donne è innanzitutto culturale. “Noi, donne abruzzesi, lavoratrici, figlie, madri, sorelle, compagne, mogli. Non siamo anche noi Teodora?”- si legge nel post che è diventato virale. Teodora Casasanta sembra avesse deciso di separarsi dal marito che non aveva accettato la situazione. Già cinque anni fa ci fu un tentativo di violenza. I carabinieri della compagnia di Moncalieri hanno trovato in casa un biglietto: «Vi porto via con me». Il 39 enne è ancora piantonato in ospedale, dopo aver tentato il suicidio. Avrebbe massacrato moglie e figlio con 15 fendenti sferrati alla donna e otto al bambino. Poi si è accanito sui corpi delle sue vittime. Con televisore, forchettate e una serie di oggetti contundenti sequestrati dai Carabinieri. A chi resta il compito di rimettere insieme, almeno con il ricordo, i frammenti di vita di Teodora e Ludovico per fermare la violenza.

Andrea D’Aurelio

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