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SULMONA – Rientra l’allarme Covid nel Centro Trasfusionale dell’ospedale di Sulmona ma resta l’allerta per l’annosa carenza di organico che nell’ultimo periodo è arrivata ai massimi storici ed ha messo a dura prova il reparto. Nelle ultime ore sono arrivati i referti negativi dei tamponi di controllo svolti su tutto il personale operante dopo le tre positività accertate nei giorni scorsi. Si tira quindi un respiro di sollievo poiché il quadro epidemiologico si è di fatto stabilizzato. Va rilevato tuttavia che l’emergenza pandemica non ha fatto altro che acuire una grave carenza di personale che rischia di condizionare l’erogazione del servizio e costringere gli operatori a carichi di lavoro pesanti. La pianta organica è composta da tre medici, tre infermieri e quattro tecnici. Allo stato attuale risultano in servizio una sola infermiera per tre giorni alla settimana poi i restanti tre giorni due infermiere su tre, un solo medico su tre e tre tecnici su quattro da circa dieci giorni dopo i contagi riscontrati sugli altri operatori. Una situazione non più sostenibile sul piano umano e professionale che deve essere risolta con interventi di potenziamento per mettere in condizione tutti gli operatori di lavorare in assoluta tranquillità e sicurezza. Stesso discorso per altri reparti in sofferenza tenendo conto che negli ultimi giorni si è allargata la mappa del contagio dentro l’ospedale: un caso nel pronto soccorso, tre in ortopedia, due in chirurgia e due in cardiologia. Fronti contenuti, per carità, ma con le risorse umane risicate tutto diventa più difficile. (a.d’.a.)

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