banner
banner

Tornano a chiedere che vengano rispettati i oro diritti gli operatori della sanità privata attraverso la missiva di Daniele Leone e Ferdinando Costanzo della Cgil sanità privata inviata al governatore Marsilio e all’assessore alla sanità Nicoletta Verì:

“Chi scrive è un gruppo di operatori sanitari che nella prima fase della pandemia sono stati chiamati “eroi”. Con le note del 22 settembre -2020, 7 ottobre, 25-ottobre e 4-novembre-2020, vi abbiamo voluto ricordare come anche noi operatori sanitari che lavorano nelle strutture convenzionate, nelle strutture socio sanitarie, nei centri di Riabilitazione, nei centri Psichiatrici, CSA, RSA, con grande professionalità, ci siamo presi cura delle persone malate/fragili e abbiamo affrontato l’emergenza sanitaria; ma ora ci sentiamo dimenticati, non avendo ricevuto un euro del Bonus Covid 19 erogato dalla Regione Abruzzo, né un euro di indennità professionale da ARIS RSA. Vi abbiamo ricordato, nelle nostre note, che anche noi abbiamo assistito pazienti/utenti Covid 19 con professionalità, abnegazione, senso di responsabilità e amore per il prossimo, anche a rischio della nostra salute, e come in questo momento storico, segnato dall’emergenza sanitaria mondiale provocata dalla pandemia. Ci siamo presi cura e carico della vita e delle sofferenze dei malati e delle persone fragili con pluripatologie, ma nonostante tutto ci sentiamo operatori sanitari di serie B. Non ci siamo triati indietro, non siamo arretrati di un millimetro. Al contrario, anche a mani nude, abbiamo affrontato il Covid. Ma non è bastato a portare ARIS RSA e AIOP RSA a rinnovare i contratti scaduti da un decennio o a far sì che ARIS e AIOP applicassero il contratto sottoscritto diversi mesi fa.

Chiediamo, come delegati RSA CGIL FP unitamente al Coordinatore Regionale CGIL FP sanità privata convenzionata d’Abruzzo e Molise, di non dimenticarsi di noi, di non dimenticare i nostri problemi: misere retribuzioni, contratti scaduti, carenza di organici, turni pesanti e nessuna indennità professionale dai datori di lavoro. Ecco, noi chiediamo maggiore rispetto verso questo settore che conta oltre 6/7 mila operatori. Prendiamo atto che con lettera Prot. RA/0012282/21 del 14 gennaio 2021, si segnala come l’emergenza epidemiologica da Covid-19 abbia prodotto un notevole impatto sulle condizioni di lavoro di tutti gli operatori del Servizio Sanitario Regionale, sia esso pubblico che convenzionato, socio sanitario, fino ad arrivare alle RSA, case di Riposo, CSSA e come questa emergenza abbia impegnato tutte queste strutture nelle molteplici forme di assistenza ai pazienti Covid. Nel prendere atto della volontà di assegnare un finanziamento di Euro 500.000,00 per l’eccezionale attività svolta dagli operatori dei servizi esternalizzati e del personale convenzionato, riteniamo necessario un confronto con le organizzazioni sindacali per definire sia le modalità di erogazione del Bonus ma soprattutto per aprire un focus su questo settore della Sanità, che presenta diverse criticità.

Lascia un commento