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SULMONA – Il comune ritenta l’impresa della gestione dello chalet dell’eremo celestiano. Sul tavolo di palazzo san Francesco è arrivata un’offerta dall’associazione celestiana, presieduta da Giulio Mastrogiuseppe, che ha presentato una proposta di partenariato pubblico-privato. “Ci sembra una soluzione praticabile sul piano tecnico legale. Grazie ai cambiamenti normativi, viene concessa la possibilità al comune, per i siti di particolare importanza culturale, di avviare la negoziazione con i privati. Il nostro intento è quello di coinvolgere anche altre realtà: fondazione per il Morrone, volontari delle frazioni, casa delle culture, sentiero della libertà, italia nostra e le varie associazione per una riapertura graduale”- fa sapere Giulio Mastrogiuseppe, fermo restando che, nel frattempo, il comune dovrà rimettere a norma il fabbricato sul piano igienico-sanitario. L’associazione celestiniana aveva gestito lo chalet fino al 2010 quando l’area venne chiusa con ordinanza sindacale, per riaprire tre anni dopo, ma solo al passaggio. Il cantiere era stato riconsegnato l’8 dicembre 2022, al termine dei lavori che erano stati affidati dalla precedente amministrazione comunale. La struttura era stata insomma ultimata, lasciando un arredo generico per chi se ne prenderà cura e realizzando bagni anche per i portatori di handicap. Come sfruttare l’opera è la sfida che si presenta per il futuro gestore: se farne un infopoint oppure un luogo di ristoro. “Se non ci saranno intoppi sul piano tecnico-procedurale, a giorni procederemo ad affidare la gestione dell’area per risolvere una problematica annosa”- commenta l’assessore Elio Accardo.

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