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SULMONA – Il Cogesa torna indietro. Il controllo analogo ha deliberato a maggioranza la revoca della revoca del Cda e quindi la nomina dell’amministratore unico, Franco Geradini. Con 35 voti favorevoli, i sindaci diffidanti e dissidenti hanno dato indirizzo di rimuovere l’amministratore unico nonché di annullare gli atti adottati nell’assemblea dello scorso 30 dicembre, tra cui la revoca del consiglio d’amministrazione che deve essere convalidata dal tribunale delle imprese. L’udienza è stata fissata per il 23 marzo. L’inversione dei punti all’ordine del giorno è stato oggetto di votazione su proposta del sindaco di Raiano, Marco Moca. Con l’odierna deliberazione, che sarà sottoposta all’assemblea, si ripristina lo status quo ante della partecipata. “Si tratta di un passo indietro”- ha commentato il sindaco di Pettorano, Antonio Carrara- “eravamo tutti d’accordo per la revoca per giusta causa. Com questo atto non si va in avanti”. “Al di là della sostanza ci sono deduzioni di natura tecnica completamente errate. Nessuna illegittimità implicita”- aggiunge il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino. “Basta con la favoletta delle dimissioni sul tavolo di Gerardini. Le dimissioni si danno ma non si annunciano. Con questo non vogliamo promuovere la vecchia governance, va discusso a tavolino”- precisa Marco Moca, sindaco di Raiano. “Si sta sottovalutando gli effetti di quelle decisioni che sono illegittime perché non hanno copertura del controllo analogo. Il nostro obiettivo è quello di sanare quanto avvenuto per ripristinare dignitá”- spiega il sindaco Presidente della Provincia, Angelo Caruso. “Resta il problema del dopo. Questa società non può essere più territorio di conquista”- chiosa il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero. L’indicazione per l’assemblea è quella di revocare gli atti del 30 dicembre. Si torna al punto di partenza con un percorso da tracciare non senza tensioni. Subito dopo la votazione il controllo analogo si è acceso, soprattutto quando Gerardini si è presentato per illustrare lo stato dell’ente. “La situazione è particolarmente complessa e sono sempre più preoccupato”- ha detto Gerardini che già aveva messo in allerta i sindaci su alcuni punti: 44 contenziosi con il personale, le tariffe aquilane da rivedere e debiti da 8 milioni. Lo stesso ha inoltre diffidato diciotto comuni che non hanno alcuna convenzione con il Cogesa. “Sono stato costretto per risolvere lo stallo al fine di predisporre il bilancio previsionale”- chiosa Gerardini che traccia la strada della rinascita, consegnando ai soci la relazione che pubblichiamo integralmente. Ora si dovrà convocare l’assemblea per ratificare la revoca della revoca del Cda che nessuno vuole.

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