banner
banner

SULMONA – Le convezioni con le associazioni di volontariato risultano scadute e gli operatori Asl diventano i nuovi “vigili urbani” dei tamponi molecolari. Gli effetti della cessazione formale dello stato di emergenza si ripercuotono sull’organizzazione interna dei servizi. Lo svolgimento dei test nel drive in del Palasport è tornato nelle mani del servizio di igiene e prevenzione Asl che raccoglie il testimone dall’Usca. Il passaggio si è verificato dallo scorso 1 aprile, da quando l’emergenza sanitaria, almeno sulla carta, è stata considerata chiusa. Le sedute settimanali si sono ridotte a tre e i numeri delle codificazioni sono inevitabilmente scesi dal momento che l’utenza predilige il test antigenico per sperare in una negativizzazione più veloce. Tuttavia permangono problematiche per la gestione della viabilità a ridosso del drive-in. Con la formale scadenza delle convezioni con le associazioni di volontariato, tale mansione viene assorbita dagli stessi operatori Asl che devono gestire il traffico. Non proprio il massimo verrebbe da dire anche se la mole di lavoro risulta sicuramente più gestibile rispetto al passato. Intanto la settimana nera del Covid si è chiusa con ben 606 positività segnate nei registri Asl dal 4 al 10 aprile. Un bel balzo in avanti rispetto ai 395 casi registrati nella settimana precedente. Il Centro Abruzzo si avvicina alle festività pasquali con un bilancio non proprio roseo e con un balzo sulla curva che deve portare a non abbassare del tutto la guardia, soprattutto per affrontare con relatività serenità il periodo di festa. Il virus del post emergenza non molla e per ben tre volte negli ultimi sette giorni ha fatto registrare contagi a tre cifre. Per non parlare delle quattro vittime messe a referto di cui due relativamente giovani, una 46 enne e una 57 enne, entrambe con problematiche pregresse alle spalle. Quanto ai numeri totali peggiora la città di Sulmona che passa dai 424 ai 440 attuali positivi. Migliorano Pratola e Castel Di Sangro, passando rispettivamente da 100 a 85 e da 90 a 68. Non proprio uno scenario di fine pandemia. Si spera che almeno per Pasqua il virus faccia festa, nel senso che si metta anch’esso a riposo.

Lascia un commento