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SULMONA – Un anno fa, a quest’ora, rientravano in Valle Peligna dopo la fuga dalle bombe e dalla guerra. Giorgio e Irina, coppia di ucraini, hanno gli occhi lucidi. La mente è connessa alla terra di origine. Notte e giorno. Un anno di apprensione, di pelle d’oca, di lacrime e paura. Il 24 febbraio 2022, il giorno del primo attentato, si trovavano ad 80 km da Kiev, nella casa dei genitori di lei. La paura ha preso il sopravvento. La lucidità ha spazzato via ogni indugio. Il giorno dopo sono riusciti a scappare e mettersi in salvo. Ma da quel giorno la quotidianità è cambiata per sempre. Grazie alla promozione della vodafone, che ha messo a disposizione mille minuti, ogni giorno telefonano ai propri cari per farsi aggiornare sullo scenario di guerra e sulle condizioni di salute. E’ passato un anno e non si vede la luce. “Non ci arrendiamo altrimenti, concedendo porzioni di territorio, il rischio è che la guerra prenda il totale sopravvento”- spiega la coppia che si apre alla speranza. La pace.

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