banner
banner

SULMONA – Un anno e sei mesi di reclusione, oltre alle spese processuali e al risarcimento della parte civile. È questa la pena che il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha comminato ad un 31 enne di Sulmona, R.C., finito alla sbarra per il reato di atti persecutori. Una sequenza di vessazioni che sarebbero avvenuti nel giro di pochi mesi, nel 2021, ai danni di una donna residente a Castel Di Sangro. Da quanto si è appreso il giovane avrebbe contattato la vittima sulla sua utenza cellulare in seguito verosimilmente ad un incontro occasionale. Lui voleva una frequentazione più assidua e lei no. E’ scattato quindi tutto il repertorio dell’uomo padrone con appostamenti, pedinamenti e continue telefonate fino a quando il 31 enne, secondo l’accusa, avrebbe perfino creato dei profili fake su facebook per poter contattare e monitorare la vittima che lo aveva bloccato su tutti i canali di comunicazione. Ne è scaturito uno stato d’ansia perdurante tant’è che la donna, costretta a modificare il proprio stile di vita, si sarebbe fatta scortare per diverse settimane da alcuni conoscenti per timore di incontrare il suo stalker. Un vero e proprio incubo che è finito con la denuncia-querela e l’intervento della magistratura. Oggi la condanna ad un anno e mezzo di reclusione.

Lascia un commento