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SULMONA – Per sette lunghissimi mesi è stata curata con antistaminici e cortisonici ma aveva una “semplice” scabbia. Poi il colpo di grazia della polmonite, subentrata durante il ricovero ospedaliero. Non ce l’ha fatta Ernesta Mastrogiuseppe, la 92 enne sulmonese, recentemente balzati agli onori delle cronache per girato complessivamente tre ospedali, consultato due medici di medicina generale nonché due sanitari con specializzazione in dermatologia. Una storia che ha dell’incredibile che potrebbe avere uno strascico legale in termini di risarcimento del danno. “Ci stiamo già muovendo al riguardo per verificare se in questi sette mesi di diagnosi errata sono ravvisabili delle imperizie o delle responsabilità”- afferma il figlio della donna che è deceduta questa mattina nel reparto di medicina dell’ospedale dell’Annunziata.  La 92 enne, che all’inizio dell’anno aveva subito un intervento ortopedico nel nosocomio, ha cominciato a manifestare prurito circa due mesi dopo. Da lì è partita la trafila delle visite e dei ricoveri, viste le patologie di cui è affetta la donna. Prima la presa in carico presso l’ospedale di Sulmona, poi Popoli, poi Pescara e infine di nuovo Sulmona dopo che, a distanza di sette lunghi mesi, si è arrivati a diagnosticare la scabbia che si cura con il lavaggio accurato della biancheria, con l’assunzione di creme specifiche e in alcuni casi anche di farmaci per via orale. Peccato che la 92 enne è stata trattata nel frattempo con antistaminici e cortisonici. Per cui il fisico si è fortemente indebolito. Nell’ultimo periodo, avendo bisogno di una prestazione di pronto soccorso, l’anziana era stata ricoverata nella shock room a pressione negativa, non essendo disponibili posti letto nelle malattie infettive di Avezzano e L’aquila. Lì è stata curata con i medicinali portati materialmente dal figlio. La scabbia è stata debellata visto il trasferimento nel reparto di medicina ma nel frattempo, probabilmente per un colpo d’aria, è subentrata la polmonite. Il quadro clinico dell’anziana è peggiorato gradualmente fino all’odierno decesso. Se ci sono o meno gli estremi per la richiesta di risarcimento dei danni si vedrà nei prossimi giorni.

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