banner
banner

SULMONA – Aperto e inaugurato il pozzo in Etiopia, realizzato con la raccolta fondi promossa dall’associazione “Il Sorriso di Salvatore”, che per tre anni si è prodigata per centrare l’ambizioso obiettivo. Il pozzo è stato aperto nella zona del Tigray ed è stato consegnato alla comunità del villaggio di Araero Laelay Ari, una zona arida e disagiata dell’Etiopia. L’annuncio è arrivato nel giorno del sesto anniversario di morte di Salvatore Di Padova, il giovane di Sulmona che quel maledetto 18 gennaio 2014, morì nell’incidente con il pulmino Rugby sull’altopiano delle Cinquemiglia. Una tragedia immane, il cui ricordo fa ancora venire i brividi, che costò la vita anche a Marco Liberatore, giovane di Corfinio, che morì in ospedale all’Aquila il 7 febbraio dello stesso anno. I ragazzi, insieme ai dirigenti della squadra, erano di ritorno a Sulmona dopo aver partecipato ad una manifestazione sportiva sulle piste da sci di Roccaraso, un torneo dimostrativo sulla stazione sciistica di Pizzalto. In quell’occasione avevano giocato una partita con una rappresentativa del Napoletano. Tre i pulmini su cui viaggiavano dirigenti e rugbisti. Uno fu quello che uscì di strada provocando la tragedia. Ma il dolore, grazie al progetto de “Il Sorriso di Salvatore” ha ceduto il passo alla solidarietà. Per tre anni la famiglia di Sasà, il cui sorriso splende ancora nel ricordo, ha raccolto i fondi per la sicurezza stradale, circa 16 mila euro che hanno permesso di costruire il pozzo in Etiopia. L’associazione ringrazia tutte le persone che hanno sostenuto il progetto che ha mutato il dolore in amore.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento