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L’AQUILA – Ha lottato per continuare a vivere fino all’ultimo dopo essere stata intubata ma il suo cuore ha cessato di battere. Il virus continua a mietere vittime in Centro Abruzzo. È di queste ore la notizia del decesso di una 69 enne di Gagliano Aterno, che era ricoverata in terapia intensiva all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dopo aver stazionato per alcuni giorni nel vecchio pronto soccorso del nosocomio sulmonese. Non si sa se la donna era affetta da patologie pregresse ma il decesso potrebbe essere legato anche alla gestione dei pazienti Covid in questa seconda ondata. La 69 enne infatti era stata intubata nell’area triage dell’ospedale di Sulmona prima del trasferimento al San Salvatore proprio per via dei valori dell’ossigeno e della saturazione degli ospedali. In quello spazio la donna è stata presa in carico per giorni in un’area non attrezzata, in attesa di un posto letto. Poi il trasferimento con un quadro clinico compromesso e in condizioni già critiche. Ieri sera il decesso nel nosocomio aquilano. “Antonietta era sempre sorridente, generosa, una grande lavoratrice. Ha lottato fino all’ultimo istante, Antonietta era una donna forte. La mia adolescenza, quella di tante generazioni, è stata accompagnata dal suo bar, che insieme al marito Giuseppe ha gestito per tantissimi anni a Gagliano. Scambiare due chiacchiere con lei era sempre piacevole, dalla politica allo sport fino alla vita di tutti i giorni, poi la chiudevamo sempre ridendoci sopra”- commenta il sindaco di Gagliano Aterno, Luca Santilli che esprime cordoglio alla famiglia. Si tratta della prima vittima in paese, la seconda per la Valle Subequana in questa seconda ondata.

Andrea D’Aurelio

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