SULMONA – La casella dei nuovi positivi rimane vuota in Centro Abruzzo per la giornata di oggi 24 maggio ma si tratta solo di una tregua “falsata”. Nonostante gli interventi eseguiti per risolvere il disservizio informatico dei referti del laboratorio di Avezzano, il caos continua senza sosta, scatenando una nuova reazione a catena da parte degli utenti “sequestrati” in casa. Ad incappare nel caos dei tamponi sarebbe stato anche il vescovo diocesano, mons. Michele Fusco, che sarebbe riuscito solo in extremis ad avere il risultato del suo tampone ( negativo) per entrare questa mattina in Vaticano. Un episodio che rende l’idea sul disagio a catena che colpisce tutti. Indistintamente. Degno di nota anche il caso di una donna che si è recata in ospedale per ritirare il referto per la figlia, che si è scoperto essere positiva. Insomma c’è chi, pur trovandosi in sorveglianza, è uscito di casa per conoscere l’esito del tampone. Un “ritorno al Medioevo” per dirla con le parole degli addetti ai lavori che stanno passando ore infernali per far quadrare i conti, rimettere insieme tutti i referti, tracciare i nuovi casi e chiudere le sorveglianze. Bisogna mettersi in contatto di volta in volta con il laboratorio di Avezzano oppure farsi stampare i referti dal laboratorio analisi di Sulmona che riesce ad accedere al nuovo sistema informatico. Ne consegue che si accumulano tracciamenti e sorveglianze con il rischio, in alcuni casi, di prolungare la quarantena come è accaduto oggi per qualche operatore scolastico o studente. Un disagio ad oltranza che ha fatto “perdere” per strada anche i positivi. Nel senso che qualche caso, seppur gestito e tracciato regolarmente, non è stato ancora inserito nel bollettino dei nuovi contagi. Insomma un caos che si allarga a macchia d’olio nonostante le rassicurazioni arrivate dalla Asl. Una situazione fuori controllo che mette in difficoltà gli spessi operatori che, dopo un anno di pandemia, si ritrovano a gestire una fase assurda. Fortuna che la curva epidemiologica non desta particolare preoccupazione e il contagio risulta pressocchè stabile. Tra i positivi non comunicati ( che saranno inseriti nei bollettini dei prossimi giorni) c’è un giovane residente a Raiano e una 46 enne straniera domiciliata a Pratola, trasferita questa mattina nella clinica San Raffaele di Sulmona dopo la positività scoperta in ospedale. La donna non ha un quadro clinico grave ma i sanitari vogliono tenerla comunque sotto osservazione. Disagi e denunce si registrano anche sul fronte della campagna vaccinale in atto. Oggi sono state inoculate solo 233 dosi nell’ambulatorio di Sulmona e 220 a Pratola. Una giornata di transizione in attesa dei nuovi carichi. Domani dovrebbero arrivare 1400 dosi di AstraZeneca e 1800 di Moderna. In più è attesa la fornitura settimanale delle 10 mila dosi di Pfizer. Forniture a parte, i disagi non si fermano. Per un gruppo di persone il richiamo del vaccino è a rischio visto che sono state regolarmente convocate dalla Asl ma non inserite nell’elenco dell’odierna seduta vaccinale a Sulmona. Sono quindi costrette ad attendere la fine della stessa seduta per sperare in una dose avanzata. Intanto qualche appuntamento fissato per domani è stato spostato proprio per carenza di forniture. Si spera che giugno sarà il mese decisivo se è vero che l’immunità di gregge, nell’area peligno-sangrina, potrebbe scattare a fine luglio secondo la prevenzione Asl. Sono 92 gli attuali positivi di cui 43 domiciliati a Sulmona, senza contare i dati da caricare sul sistema. Mentre si sfiora la soglia delle 37 mila vaccinazioni nel Centro Abruzzo.
Andrea D’Aurelio
MAPPA CONTAGI ( AL NETTO DEL RIALLINEAMENTO DI RESIDENZE E DOMICILI)
Sulmona 43, Pratola Peligna 12, Castel Di Sangro 7, Introdacqua 4, Raiano 4, Secinaro 3, Castelvecchio Subequo 2, Prezza 2, Corfinio 2, Scanno 2, Pescasseroli 2, Alfedena 1, Castel Di Ieri 1, Positivi fuori ambito (7)
MAPPA VACCINI
Area peligno-sangrina 36.994 ( 30 per cento seconde dosi)
Area Sulmona- Incoronata 16.635
Area Pratola- Stadio Ricci 12.977
Area Castel Di Sangro 7290
