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SULMONA. Lenta ripresa per i ragionieri e geometri. La scuola è chiusa dall’ottobre del 2014 ma, a differenza dello scorso anno, si registra un incremento delle iscrizioni pari al 50 per cento. Il dato, che arriva dalla dirigente scolastica, Luigina D’Amico, riguarda il De Nino-Morandi di Sulmona, i due istituti tecnici che da quasi dieci anni sono rimasti senza sede storica dopo l’inchiesta aperta dalla procura del capoluogo di regione sui presunti lavori sbagliati post-sisma. Il filone penale si è chiuso a settembre con la prescrizione per i sette imputati ma i lavori non sono ancora partiti. Provincia dell’Aquila e provveditorato alle opere pubbliche stanno completando il passaggio di consegne e la gara annunciata per primavera rischia di slittare ancora. Sulla vicenda, dopo la richiesta del comitato civico guidato dall’ex docente, Franco D’Amico, si è mossa la prefettura che aveva convocato un tavolo, annunciando una visita a Sulmona. “Sto aspettando comunicazioni dal prefetto. Per ora possiamo dire che le iscrizioni sono risalite rispetto allo scorso anno del 50 per cento. Un incremento che si tocca con mano soprattutto nel corso per geometri, grazie agli sforzi e al lavoro profuso in fase di orientamento. Una buona notizia in attesa dei lavori”- annuncia la preside D’Amico. La popolazione scolastica, rispetto a dieci anni fa, risulta quasi dimezzata. Attualmente i ragionieri e i geometri, si trovano nel plesso di viale Mazzini. Nulla si è mosso sul fronte dell’adeguamento sismico e del dissequestro. (a.d’a.)

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