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SULMONA – Viene chiamato per una visita di controllo in ospedale ma i macchinari non funzionano. A fare le spese della diagnostica andata in tilt, in piena pandemia, è un 84 enne di Sulmona che ieri mattina si è recato invano nel presidio ospedaliero per sottoporsi alla prestazione sanitaria. L’anziano, peraltro, è capitato in ospedale nel momento sbagliato, quando cioè una positiva si era recata in un ambulatorio dell’ala vecchia, facendo scattare la sanificazione degli ambienti e il blocco dell’utenza, dirottata nel nuovo corpo ospedaliero. Un “viaggio” a vuoto che di certo non è un biglietto da visita per la struttura. “Siamo andati in ospedale per fare la radiografia. L’ingresso dell’ospedale era bloccato, non facevano entrare perché hanno detto che c’era una positiva, allora ci hanno indirizzati all’entrata dell’ospedale nuovo. Ci siamo andati ma non è stato possibile fare la radiografia perché l’apparecchiatura é guasta. Insomma mi chiameranno loro”- denuncia l’anziano alla nostra rubrica “Raccontalo al Mister”,  facendo notare il fatto che sarebbe “opportuno avvisare le persone, soprattutto se anziane, se non è possibile eseguire degli esami”. Dallo scorso 6 gennaio due macchinari della diagnostica sono andati in tilt con ovvie conseguenze per l’utenza anche per coloro che avevano programmato interventi, alcuni dei quali sono stati procrastinati. Dopo la denuncia di Onda Tg e l’esposto alla Asl del Tribunale della sanità, proprio ieri sono intervenuti sul posto i tecnici per ripristinare la funzionalità dei macchinari e riprendere l’erogazione delle prestazioni a pieno regime. L’intervento di riparazione è in corso e sarà completato, si spera, nelle prossime ore.

Andrea D’Aurelio

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