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SULMONA – I carichi di lavoro sono pesanti e gli utenti ne pagano le conseguenze. Accade al laboratorio analisi di Sulmona per le terapie anticoagulanti. “Al pensionamento della dott.ssa Leacche non è seguita la nomina di un nuovo dirigente”- denuncia la coordinatrice del Tribunale per i diritti del Malato, Catia Puglielli, che da circa un mese sta segnalando tali disagi. “Sotto un profilo pratico questa situazione ha determinato un disagio per il personale sanitario e per gli utenti che periodicamente devono fare il piano terapeutico per la terapia anticoagulante. A sostegno del laboratorio analisi è stata incaricata un’altra unità (ndr)la quale ,tuttavia, deve occuparsi anche del centro trasfusionale. Nel caso di specie una buona gestione avrebbe dovuto assicurare già prima del pensionamento della dottoressa Leacche la formazione di dipendenti per l’adempimento di prescrizione della terapia anticoagulante e contestualmente la nomina di un dirigente che oltre a garantire la continuità del servizio desse garanzie di stabilità. Mi auguro che la Asl 1 nel caso di specie tenuto conto di ragioni di opportunità e di tutela dei malati, intervenga tempestivamente nominando quale dirigente un medico che non vada in pensione in tempi brevi”- conclude la Puglielli. Il problema in questo caso non afferisce alla continuità del servizio ma ai carichi di lavoro che non mettono in condizioni il personale di gestire al meglio le numerose richieste degli utenti. Le terapie in questione devono essere somministrate da figure professionali addestrate e formate. Per questo all’azienda viene contestato di non essersi attivata in tempo per garantire sia la formazione che il passaggio di consegne.

Andrea D’Aurelio

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