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AVEZZANO – Riprendono questa mattina le ricerche dei quattro escursionisti dispersi sul Massiccio del Velino. Purtroppo il maltempo ancora imperversa, anzi in queste ore il vento è molto forte con raffiche che superano i limiti consigliati per una ricerca in montagna. “L’ipotesi, e purtroppo drammatica, è quella che la valanga posso averli travolti. Noi però stiamo lavorando per trovare quattro persone vive, che al momento sono disperse”. Come riferisce l’ANSA. Così Fabio Manzocchi, il Capo stazione del Cnsas di Avezzano. riferendosi ai 4 avezzanesi dispersi da ieri all’interno del Monte Velino in Val Majellana. “Abbiamo individuato questa grande valanga, un grande scarico di neve: la situazione al momento è veramente critica, continua a nevicare e quindi oltre gli accumuli vecchi c’è anche la neve nuova – ha proseguito il responsabile del Cnsas – dobbiamo aspettare”. Altre tre valanghe sono state individuate nella zona delle ricerche sul Velino (AQ) a testimonianza dell’alta pericolosità della zona per l’instabilità del manto nevoso. La zona è battuta da forti raffiche di venti, la nebbia è fitta e continua a nevicare. Condizioni pericolose costanti in questi giorni, che stabiliscono a livello 3 (considerevole) il rischio valanghe sull’Appennino abruzzese, come segnalato dal servizio Meteomont dei Carabinieri. “Invito a rimanere a casa”, dice il colonnello Gabriele Nastasi, comandate provinciale guardia di finanza L’Aquila. “In questo condizioni meteo non bisogna avventurarsi in montagna, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. Le altre valanghe individuate nella zona del Velino testimoniano la pericolosità di quell’area. La neve fresca che sta continuando a scendere rende instabile il manto nevoso, bisogna essere rispettosi della natura e degli altri, evitando di avventurarsi in situazioni inutilmente pericolose”, rinnova il colonnello, il quale sta coordinando le operazioni per riprendere al più presto e ricerche dei quattro dispersi sul Velino.

Aggiornamento 10,30

Sono ripartite alle prime luci del giorno le squadre dei soccorritori sul Velino dove da due giorni, in Valle Majelama, sono dispersi quattro escursionisti di Avezzano. Sono al momento in azione 51 persone fra operatori del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) con unità cinofile, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, 118 regionale, Esercito Italiano e Carabinieri. Sono in arrivo altri 20 soccorritori da tutta Italia. Stamattina grazie alla visibilità buona sono decollati tre elicotteri impegnati per le operazioni di ricerca: 118, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Gli Alpini del IX Reggimento hanno allestito strutture da campo per agevolare i soccorsi. Si sta valutando anche se far ripartire l’elicottero AV169 da Pratica di Mare.

Aggiornamento 16,46

È giunto al campo base di Forme, frazione di Massa d’Albe (L’Aquila), un elicottero attrezzato per il distacco artificiale degli accumuli di neve, generalmente operato con microcariche. È necessaria la bonifica e la messa in sicurezza dell’area per proteggere la vita dei soccorritori sul monte Velino. Trenta uomini circa, che cercano i quattro escursionisti dispersi da due giorni, stanno lavorando in un ambiente minacciato costantemente dal pericolo di distacco valanghe. A causa della troppa neve anche le unità cinofile sono in difficoltà. I cani non riescono a seguire le tracce sul manto nevoso, troppo stratificato, e arrancano nel percorso, affondando sulla neve fresca. Il cielo è terso e il vento meno forte. La zona interessata è quella sotto al Colle del Bicchero e presenta un’area primaria di ricerca molto estesa, che va perlustrata metro per metro, a circa 2000 metri di altezza. Gli elicotteri fanno la spola dal campo base alla montagna, per dare il cambio ai soccorritori in quota. Le operazioni proseguiranno fino alle ore 17 o al massimo fino a quando ci sarà visibilità. Al campo base sono presenti i familiari dei dispersi che, in attesa di notizie, vengono tenuti al corrente delle operazioni. Per dare sostegno a loro, ma anche agli stessi soccorritori che stanno lavorando da domenica sera in condizioni proibitive, sono arrivati sul posto degli psicologi. La Protezione Civile sta distribuendo pasti e bevande calde. Intanto è in corso una riunione in Prefettura all’Aquila, partecipano rappresentanti dei corpi militari e civili coinvolti nelle operazioni.

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