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SULMONA – Corse straordinarie dei bus comunali, accertamenti specifici sulle licenze degli ambulanti, piano di viabilità pianificato al dettaglio e controlli del territorio interforze. Il cimitero di Sulmona è indubbiamente l’osservato speciale del Ponte di Ognissanti sul piano della ricorrenza, del sentiment popolare e dell’ordine pubblico. Ma non basta la pianificazione di un giorno o al massimo due per riqualificare la cosiddetta città non viva. Per questo il sindaco nonchè assessore al ramo, Gianfranco Di Piero, ha ripreso le fila del discorso e sta lavorando sull’adozione del nuovo regolamento di polizia cimiteriale. Il primo obiettivo- spiega il primo cittadino di ritorno da Burghausen- è l’individuazione di un’area per lo spargimento delle ceneri, come prevede la normativa di riferimento. Al momento, da diversi anni ormai, è la grande assente del cimitero sulmonese come fanno notare dagli addetti ai lavori. Un “vulnus” che l’amministrazione comunale vuole colmare per consentire lo svolgimento di un rituale che pure viene praticato. La zona selezionata si troverebbe nei pressi dell’ingresso del luogo santo sul lato sinistro. Ma sono in corso le valutazioni del caso. Intanto il cimitero, almeno in alcuni periodi dell’anno, continua a trasformarsi nella “sede distaccata” di corso Ovidio, nel senso che sono ancora troppe le auto autorizzate (circa 150) per il transito, fatta eccezione delle categorie fragili. “Il progetto delle navette elettriche va sicuramente ripreso. Proprio in queste ore abbiamo affrontato l’argomento. Non possiamo impedire l’accesso nell’abitacolo a chi ha problemi a deambulare. Ma sicuramente i permessi vanno rivisti”- continua il sindaco Di Piero che nei giorni scorsi ha ricevuto anche le Confraternite per affrontare le varie problematiche. Tra gli obiettivi annosi e ambiziosi spicca la riqualificazione della Cappella Mazzara e l’installazione di totem per la cosiddetta mappa digitale delle tombe. In compenso sono partiti i lavori per la costruzione di nuovi loculi dopo le recenti operazioni di inumazione. Insomma c’è ancora molto da lavorare. L’importante è che sul cimitero non scenda il classico silenzio di tomba. (foto repertorio)

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