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SULMONA – Arriva il giorno della verità per il quartiere degli incendi all’indomani di proteste, diffide e minacce.  Nel pomeriggio di oggi Ater e Comune hanno disposto un sopralluogo nell’area interessata per stilare una sorta di cronoprogramma di interventi ma anche per spartire le singole competenze al fine di risolvere le numerose doglianze messe nero su bianco dagli abitanti della zona, nella petizione consegnata nei giorni scorsi agli uffici di Palazzo San Francesco. Come primo effetto dell’iniziativa popolare, il sindaco Gianfranco Di Piero, ha dato disposizione di rimuovere il cumulo di rifiuti che dal lontano 2001 giace nei pressi delle palazzine. Il primo cittadino ha inoltre chiesto e ottenuto un sopralluogo congiunto con l’Ater, che avrà probabilmente gli occhi puntati dei residenti pronti a scendere in strada,  poichè da anni si attendono risposte certe e interventi risolutivi. Negli ultimi giorni le polemiche hanno interessato i mastelli della raccolta differenziata, distrutti dalle fiamme nel corso dell’ultimo incendio doloso, ai danni di una Fiat 500, lo scorso 1 luglio. Secondo gli addetti ai lavori, non trattandosi di rifiuti urbani, la rimozione non sarebbe così semplice. Con la petizione i residenti del cosiddetto trilatero della cronaca hanno diffidato Ater e Comune ad intervenire, ciascuno per la propria competenza, tramite pulizia dell’area posteriore dove solo collocati i pini ad alto fusto, agibilità dei parcheggi intorno al fabbricato, posizionamento delle bocchette antincendio a tutti i fabbricati nonchè le barriere frangineve per l’inverno, messa in funzione delle telecamere di videosorveglianza la cui collocazione e ricognizione è demandata alla Polizia Locale. Inoltre è al vaglio una class action per il risarcimento dei danni patiti negli ultimi dodici anni per via delle quasi 60 auto date alle fiamme.

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