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SULMONA. Il progetto è sbagliato o comunque è da modificare. L’incredibile scoperta, per gli istituti del De Nino-Morandi, è stata fatta nel corso di un summit tra Provincia e Provveditorato che si è svolto nei giorni scorsi. Si tratta di alcune anomalie che faranno slittare i lavori a fine anno. “La riunione è stata promossa dal nostro dirigente per chiedere alcuni chiarimenti sul progetto elaborato e trasmesso dal Provveditorato”- spiega Caruso a Il Centro- “i rilievi scaturiscono da alcune anomalie progettuali ovvero la collocazione della centrale termica e l’ascensore nella parte inagibile e sulla quale non sono previsti interventi. Il Provveditorato non ha potuto che darci ragione. Per questo ora provvederemo ad apportare le modifiche al progetto fatto, affinché tali tecnologie vengano ricondotte nella parte del fabbricato oggetto di intervento”. Secondo Caruso, entro dicembre, i lavori dovrebbero essere appaltati. Una lunga storia quella del De Nino-Morandi se si considera che, il prossimo 17 ottobre, saranno dieci anni dalla chiusura. Una parte della scuola, nonostante l’inchiesta archiviata, resta ancora sotto sequestro. Nelle scorse settimane, su sollecitazione del comitato, la Provincia aveva chiesto alla procura della repubblica dell’Aquila di rimuovere i sigilli. “Al momento non abbiamo ancora avuto riscontri”- aggiunge Caruso, secondo il quale il dissequestro arriverà comunque in tempo utile per avviare i lavori.

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