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SULMONA – E’ uscita di casa dopo la mezzanotte, accompagnata dal vicino, per riprendere la sua auto che era parcheggiata in via San Polo, distante abbastanza dal centro storico. Ma lo spostamento in zona rossa non era consentito, se non per motivi di comprovata necessità. Così per una donna di Sulmona e per il suo vicino di casa accompagnatore è scattata l’altro giorno la sanzione amministrativa da 373.34 euro, elevata dalla Polizia, impegnata in quel momento nel servizio di monitoraggio del territorio. Ad entrambi è stata contestata la violazione delle misure anti Covid per il contenimento della diffusione del contagio sul territorio. Dura lex sed lex verrebbe da dire anche se la vicenda ha indubbiamente un risvolto curioso e sui generis. La donna in questione infatti era stata impegnata per l’intera serata, nella sua abitazione del centro storico, proprio con le forze dell’ordine nell’ambito del blitz antidroga effettuato dagli uomini del Commissariato Ps di Sulmona che ha portato a due arresti, tra cui il figlio della sulmonese, scarcerato e rimesso in libertà dal giudice per le indagini preliminari. L’abitazione della donna è stata quindi oggetto di una accurata e capillare perquisizione da parte dei poliziotti. Una volta chiusa l’operazione la donna ha pensato bene di uscire di casa per riprendere l’auto usata da un altro dei figli nel pomeriggio, parcheggiata per l’appunto in via San Polo. Così ha tirato giù dal letto un amico di quartiere, nonché vicino di casa, strappando un passaggio per raggiungere l’autovettura. Una volta giunti sul posto entrambi però sono stati fermati dalla Squadra Volante della Polizia e multati per la violazione della normativa vigente sul contenimento del contagio. Nella nostra rubrica “Raccontalo al Mister” è stata la diretta interessa a dare notizia della sanzione ricevuta, annunciando che si sta muovendo con il suo legale per presentare ricorso e impugnare la sanzione. “Uscire di casa e riprendere l’auto, in quel momento, era per me un motivo di necessità visto che mio figlio era stato trattenuto in cella di sicurezza in attesa della momentanea traduzione in carcere”- spiega la donna multata- “dovevo avere necessariamente l’auto sottomano per spostarmi, provvedere alle cose di casa e non potevo attendere la mattinata successiva”. Per la Polizia lo spostamento della donna e del vicino non rientra nel novero dei movimenti di comprovata necessità. Per questo è stata applicata la sanzione, contestata dalla sulmonese. Davanti a un altro giudice, molto probabilmente, si farà chiarezza sulla vicenda.

Andrea D’Aurelio

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