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CARMIGNOLA – L’incarico formale sarà assegnato nelle prossime ore ma il Pubblico Ministero, Laura Deodato, della Procura della Repubblica di Asti, ha disposto per la giornata di lunedì l’esame autoptico per madre e figlio uccisi dal marito uxoricida, ovvero il 39 enne di Carmignola che si trova in stato di arresto, piantonato nell’ospedale cittadino, dopo aver tentato  il suicidio. L’esame peritale è sostanzialmente un atto dovuto poichè dal punto di vista investigativo l’inchiesta ha preso un’unica direzione, quella evidente, cioè femminicidio e dramma familiare.  Ci vorrà ancora qualche giorno per il “rientro” a Roccacasale di Teodora Casasanta, la vittima originaria del centro peligno che  è letteralmente sotto shock, in un clima di silenzio e incredulità. In paese non si parla d’altro e nessuno riesce ancora a farsene una ragione. Dall’uomo di piazza al primo cittadino, tutti non riescono a spiegarsi come un dramma così violento e grande possa toccare da vicino la piccola comunità peligna. Ma tant’è. In queste ore resta il ricordo di Teodora, la giovane psicologa, che tornava sempre in paese almeno fino a poco  prima della pandemia.  Teodora si era recata nel torinese dopo essersi laureata in psicologia proprio per lavorare. Ora prestava servizio al Cufrad della vicina Sommariva del Bosco (Cuneo), dove ci si occupa di alcolismo, tossicodipendenza e problemi psicologici in generale. Soltanto una volta arrivata in provincia di Torino aveva conosciuto quello che sarebbe diventato suo marito, il padre di suo figlio e, infine, il loro assassino.  La coppia, che era sposata dal 2014 e prima risiedeva a Nichelino, era arrivata in quell’appartamento dove si è consumata la tragedia soltanto dalla scorsa estate (dal 2016 però, abitava nella stessa zona) ed era poco conosciuta qui mentre.  A Roccacasale Teodora ha la madre e il fratello mentre il padre è scomparso di recente. Una famiglia segnata dal dolore, reso più forte questa volta da una tragedia inumana. Un’esplosione folle di violenza che in una notte ha spezzato due vite. Quanto basta per dare alle cose il proprio nome. Femminicidio nel caso di specie. Il marito sarà interrogato in giornata nel corso dell’interrogatorio di convalida.  Mentre a Roccacasale, in attesa dei funerali e del lutto cittadino, si continua a piangere su quella panchina rossa che lo zio di Teodora, il vice sindaco Agostino De Simone, aveva fatto posizionare nei mesi scorsi in collaborazione con l’Inner Wheel. Incredibile ma vero.

Andrea D’Aurelio

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