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La Filcams Cgil L’Aquila denuncia il mancato accordo con la società Vivenda Spa, che gestisce il servizio mensa presso appalto scolastico del Comune di L’Aquila. Nello scorso incontro in Prefettura in rappresentanza del comune di L’Aquila oltre alla società Vivenda Spa, erano presenti anche il Segretario Comunale e l’assessore alle Politiche Sociali, i quali hanno tentato in qualche modo di far rientrare lo stato di agitazione proclamato per il 25 novembre prossimo, mettendosi a piena disposizione per trovare soluzioni condivise. Ma già il 12 ottobre scorso si era già tenuto un incontro congiunto  a Palazzo Fibbioni, con il Segretario Comunale, l’assessore alle Politiche Sociali, il dirigente del settore Opere Pubbliche e con la Vivenda Spa, oltre alla presenza di qualche dirigente scolastico allo scopo di affrontare l’insorta criticità riguardante il divieto di accesso ai cortili delle scuole, a tutti i mezzi, anche ai mezzi di trasporto dei pasti, riservati alle 41 scuole di infanzia e primarie del comune di L’Aquila. Nell’incontro è emerso che per la sicurezza dei bambini, i dirigenti scolastici hanno fatto divieto di ingresso a tutti i mezzi, inclusi i mezzi di trasporto dei pasti, ciò comporta che i lavoratori delle mense devono scaricare per strada, sotto le intemperie aumentando il carico di lavoro mettendo a rischio anche la propria incolumità. L’amministrazione comunale si era impegnata, pertanto, a cercare di programmare una serie di lavori di una durata di circa un mese, che avrebbero potuto portare ad una possibile soluzione. Purtroppo, in seguito non sono state avanzate proposte o soluzioni utili. La FilCams scrive in una nota che attenderà l’incontro di domani 15 novembre concordato in sede prefettizia con alcuni dirigenti scolastici oltre che con la società Vivenda, per verificare come ultima istanza se vi sarà o meno la disponibilità da parte dei dirigenti scolatici a volerci fornire soluzioni condivisibili alla risoluzione della criticità. “Diversamente ci vedremo costretti a dichiarare azioni di lotta sindacale previste dalle normative vigenti e dal CCNL di settore, e nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 146/91”, conclude la nota.  

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