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SULMONA – Effettuare l’assistenza domiciliare a favore di pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. La Regione Abruzzo, con ordinanza numero 11 di ieri 20 marzo, ha istituito le Unità Speciali di continuità assistenziale che consentono al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o al medico di continuità assistenziale di garantire l’ordinaria attività. L’unità speciale è attiva sette giorni su sette, dalle 8 alle 20. Nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per l’area peligno-sangrina, è stata individuata la sede di Sulmona ( 50 mila abitanti) e di Castel Di Sangro ( 20 mila abitanti), entrambe proporzionate alla densità della popolazione. “Si crea in questo modo un ulteriore filtro nel territorio a garanzia della cittadinanza”- interviene la coordinatrice del Tribunale dei diritti del Malato, Catia Puglielli spiegando che “da un lato avremo medici che nel momento che effettuano il loro triage telefonico sono in grado di indirizzare il nominativo verso l’unità speciale che a sua volta andrà a prevedere dei percorsi specifici dei soggetti sintomatici o comunque di quelle persone che possono essere ricondotte al Covid-19”. La palla passa ora alla Asl che dovrà individuare dei locali non accessibili al pubblico, procedere al reclutamento dei medici e fornire tutti i dispositivi di protezione. “Accogliamo con entusiasmo questa decisione della Regione Abruzzo. La Asl recepisca ora immediatamente l’ordinanza e attivi le relative procedure”- conclude la Puglielli.

Andrea D’Aurelio

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