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L’Aquila – “La Guardia di Finanza è una grande famiglia e, come in tutte le famiglie, a volte accadono cose brutte”. Sono le parole di un collega del luogotenente delle fiamme gialle Emilio Megna, suicidatosi nella mattinata di ieri con un colpo della propria Beretta d’ordinanza mentre si trovava nell’area parcheggio della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito a L’Aquila dove prestava servizio. Emilio Megna aveva 47 anni ed era originario di Torino, ma risiedeva ad Avezzano con la famiglia. La notizia della morte ha lasciato, ovviamente, sgomenti tutti i suoi colleghi che lo ricordano come un uomo sereno, appassionato della vita e dotato di un’eccellente cultura. In molti rimarrà impresso nella mente quando sull’autobus che lo portava da Avezzano all’Aquila si immergeva nella lettura. Megna amava anche frequentare la palestra e stare con gli amici, benché di carattere piuttosto riservato. Ignote le motivazioni che lo hanno portato al gesto estremo. Immediatamente sono arrivati sul posto il medico legale e il sostituto procuratore Antonietta Picardi che ha dato incarico di svolgere l’autopsia sul corpo del sottufficiale. La redazione di Onda Tv si stringe al dolore della famiglia di Emilio Megna e della Guardia di Finanza del capoluogo di Regione, formulando le più sentite condoglianze.

Sabatino Furnari

 

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