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SULMONA – Si sarebbe finto un operatore della Guardia di Finanza, esibendo un tesserino che aveva rubato ad una guardia giurata sulmonese. Avrebbe simulato addirittura un controllo, comminando una sorta di sanzione amministrativa, anch’essa falsa, al fine di ottenere denaro contante. Protagonista della vicenda è un 53 enne di Battipaglia, C.P, che è finito alla sbarra l’altro giorno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, rimediando una condanna ad un mese di reclusione (pena sospesa) per il reato di sostituzione di persona. I fatti risalgono al 14 agosto del 2016 quando il finanziere che tale non era si presentò nel negozio di frutta di viale Mazzini, simulando una telefonata con il Comando e rilasciando un biglietto bianco a titolo di multa da 25 euro, da pagare il giorno successivo. Quando lo stesso è tornato nell’attività commerciale ha trovato la sorpresa. Nel senso che i gestori avevano raccontato tutto ai Carabinieri della compagnia di Sulmona i quali, allertati dai rivenditori di frutta, sono intervenuti sul posto e hanno provveduto a rintracciare e identificare il 53 enne nei pressi del negozio. È quindi scattata l’inchiesta che ha portato all’imputazione per sostituzione di persona. L’imputato peraltro, per rendere ancor più credibile la sua azione, ha esibito anche un tesserino che poi, all’esito degli accertamenti espletati dai militari, e’ risultato di proprietà di una guardia giurata di Sulmona che aveva a sua volta presentato una denuncia contro ignoti in precedenza. Nella costruzione del castello accusatorio non si è riusciti a dimostrare che il 53 enne aveva materialmente asportato il tesserino tant’è che il finto finanziere è finito a giudizio per sostituzione di persona. Un mese di reclusione, non una pena alta ma proporzionata al reato contestato, che configura comunque una “macchia” sul suo casellario giudiziale. Una vicenda surreale e curiosa che pure, all’epoca dei fatti, creò apprensione tra le vittime per un possibile raggiro. Il denaro contante, richiesto con apposita e mendace sanzione, fortunatamente non fu riscosso.

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