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SULMONA – Non ha versato al Comune, dove presta servizio, le spese giudiziali relative al procedimento contabile sull’assenteismo a Palazzo San Francesco. Per questo la Giunta Comunale, come atto dovuto, ha dato il via libera per l’esecuzione forzata con il recupero coattivo delle somme. La delibera dell’esecutivo è stata adottata lo scorso 9 maggio. Sostanzialmente il dipendente comunale in questione è uno dei sette condannati, a novembre 2020, dalla Corte dei Conti al termine del filone contabile dell’inchiesta. Nel caso specifico la Sezione Giurisdizionale per la Regione Abruzzo della Corte dei Conti lo aveva condannato al risarcimento in favore del Comune di Sulmona di 500 euro e al pagamento in favore dello Stato di 1.698,75 a titolo di spese giudiziali e bolli. Il risarcimento del danno è stato recuperato in via amministrativa mediante trattenuta sullo stipendio, in forma rateale. Mentre le somme dovute per le spese giudiziali, nonostante le diffide partite da Palazzo, non sono state versate. Per questo la Giunta ha proceduto al recupero in via giudiziale, tenendo conto che le spese in questione devono essere contestualmente riversate dal Comune allo Stato. L’inchiesta, che inizialmente vedeva indagate ben 48 persone, si è sgonfiata nel corso degli anni. Resta aperto solo il filone penale che vede ancora sei dipendenti davanti al giudice, l’ottava parte di quelli che erano stati messi sotto inchiesta.

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