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SULMONA – Il fatto non sussiste. Con questa formula il collegio del Tribunale di Sulmona ha assolto un 53 enne albanese, residente nella città ovidiana e titolare di un’attività autonoma, che era finito sotto processo aver percepito indebitamente i contributi a fondo perduto erogati nel corso dell’emergenza pandemica. Almeno secondo l’accusa. I fatti risalgono all’11 settembre 2020 quando, tramite l’intermediario abilitato, l’imprenditore aveva attestato all’agenzia delle entrate che il fatturato di aprile 2019 era stato di 60mila anziché 20 mila euro. Circostanza che gli aveva consentito di beneficiare del contributo di 6500 euro. Attestazioni non vere secondo la procura. Diversa la tesi della difesa, rappresenta dall’avvocato, Alessandro Margiotta, secondo il quale i documenti erano stati predisposti dal consulente e sulla pratica c’era stata una dubbia interpretazione da parte dell’agenzia delle entrate. Per questo l’imputato è stato assolto

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