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SULMONA – Non era capace di intendere e volere al momento dei fatti, come ha accertato la perizia disposta dal Tribunale. Per questo una 42 enne di Sulmona ha incassato, l’altro giorno, altre due assoluzioni dal giudice monocratico, Francesca Pinacchio. Finalmente per la donna le istituzioni hanno individuato una soluzione per tutelare la sua incolumità e quella degli operatori commerciali, ovvero la sistemazione nella Rems di Barete, misura di sicurezza che il Tribunale ha ordinato per i prossimi due anni. I fatti risalgono al 4 giugno 2020 quando l’imputata aveva messo a segno due furti in pochi minuti,  approfittando della distrazione di due automobilisti, un dipendente comunale e un altro avventore, racimolando un bottino di oltre 700 euro. Con la perizia medica, chiesta dall’avvocato difensore Vittorio Masci, si è riusciti ad accertare che la donna non è imputabile poiché incapace di intendere e volere al momento dei fatti. Da qui la sentenza di assoluzione, pronunciata dal Tribunale, unitamente alla misura di sicurezza nella Rems, vista la pericolosità sociale della 42 enne. Due sentenze che, si spera, scrivano la parola fine su una vicenda che ha tenuto banco per diverso tempo in città, soprattutto nel biennio 2018-2019, quando la sulmonese si rese protagonista di ben 14 furti nelle attività. (a.d’.a.)

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