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PRATOLA PELIGNA – Ha commosso l’Italia la storia di Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri, per il quale ora anche Pratola Peligna chiede giustizia. L’iniziativa è di Anna Di Cioccio, titolare di un’attività in piazza primo Maggio. “Questo episodio mi ha sconvolto davvero tanto, pensare ad un povero animale seviziato, vittima di brutalità mi provoca sdegno e rabbia – dice Anna Di Cioccio – chi si è macchiato di questo crimine deve essere individuato e pagare per il male fatto. In un mondo già troppo violento, adesso si fa violenza efferata perfino su animali docili e indifesi”. Leone è il nome che i volontari hanno dato al gatto scuoiato da mani criminali. Infatti i veterinari dell’Asl di Cava de’ Tirreni invano hanno tentato di strappare alla morte il gatto, sottoposto a terribili sevizie e morto dopo un’agonia di quattro giorni.

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