PRATOLA PELIGNA –  Davanti i cancelli della sede di via Trieste hanno affisso un grande striscione con scritto: “Commissario ci ha lasciato a secco, vincitori di concorso disoccupati†mentre sulle magliette hanno lanciato un chiaro messaggio: “il lavoro è un diritto no alle vendetteâ€. Con tali slogan questa mattina, davanti al Consorzio di Bonifica Aterno Sagittario di Pratola Peligna, una delegazione di aspiranti acquaroli ha protestato per la mancata chiamata da parte dell’ente a svolgere la mansione per quale erano rientrati in graduatoria. I sei stagionali chiedono di essere ascoltati dal Commissario Sergio Iovenitti che non li avrebbe mai voluti ricevere dal momento del suo insediamento. “Oggi è stato un presidio pacifico per spiegare le nostre ragioni ma in futuro non escludiamo forme di protesta più fortiâ€- avvertono i mancati operai.  Perché di cotanto risentimento? “Abbiamo partecipato all’avviso pubblico di selezione, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria finalizzata all’assunzione a tempo pieno e determinato di operatori addetti all’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere pubbliche di bonifica e gestione dell’irrigazione e siamo qui, in maniera civile e pacifica, a pretendere delle spiegazioni per la non attuazione delle chiamate per prestare l’opera al servizio del Consorzio che in precedenza, dopo l’uscita della graduatoria, ci aveva contattati per avere la disponibilità , chiedendo l’integrazione della domandaâ€- spiegano gli ex operai. La gestione commissariale ha cambiato regime. Iovenitti aveva spiegato in conferenza stampa che il ricorso alle ditte esterne e l’esclusione degli operai che arrivano dalle agenzie interinali, con la diminuzione delle unità e dei contratti, serviva per abbattere i costi sproporzionati vista l’esposizione debitoria dell’ente, fermo restando che le assunzioni stagionali, talvolta non necessarie, servivano solo per far maturare agli operai la disoccupazione. Ma gli ex o mancati stagionali non sono dello stesso avviso.  “Tra una ventina di giorni si vedrà l’effetto della scelta di affidare a ditte di fuori la gestione dei canali, quando  si tratterà di rispondere alla richiesta vera e propria di irrigazioneâ€- rincarano i manifestanti alcuni dei quali di mezza età che hanno una evidente difficoltà a reinserirsi nel mondo occupazione. Per gli stagionali il risparmio non può avvenire a discapito dei “più deboliâ€. I manifestanti hanno anche lamentato l’assenza dei rappresentanti politici, invitati al sit in di questa mattina. La politica insomma entra nel consorzio, creando anche l’imbarazzo che è sotto gli occhi di tutti, ma quando viene chiamata in causa il più delle volte prende tempo o resta a casa.
Andrea D’Aurelio
