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L’ UNCEM Abruzzo nel mese di Dicembre 2020 annunciava pubblicamente di aver deliberato a favore di un progetto per un nuovo collegamento stradale dal titolo : “ PER LA RIPRESA LA RESILIENZA E  LO SVILUPPO STRATEGICO DELL’ASSE CASTEL DI SANGRO – AVEZZANO LA RIDUZIONE DELL’ISOLAMENTO DEI TERRITORI DELL’ALTO SANGRO E SAGITTARIO LA RIDUZIONE DELLE  SPEREQUAZIONI TERRITORIALI IN TEMINI SANITARI, DI SICUREZZA, ACCESSIBILITA” ed invita i comuni di Avezzano, Castel di Sangro, Roccaraso, Pescocostanzo, Rivisondoli, Scanno, Villalago, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea, Alfedena, Scontrone, Bisegna-San Sebastiano, Ortona dei Marsi a sostenere tale iniziativa in quanto come testualmente il progetto è in linea con i criteri fissati per la presentazione delle proposte nell’ambito dei fondi stanziati per il “Recovery Found” dalla Unione Europea

Dall’esame del progetto emergono aspetti a dir poco sconcertanti sia in termini economico-finanziari e di corretta definizione in merito alla compatibilità con i principi del Recovery Fund, sia di reale utilità in alternativa alla viabilità esistente che in riferimento agli impatti ambientali a dir poco devastanti e del tutto sottovalutati.

Il percorso della nuova strada a due corsie partirebbe dall’ altopiano delle 5 Miglia per penetrare dentro la Montagna Spaccata  all’interno della splendida Foresta Demaniale di Chiarano Sparvera per inerpicarsi fino a quota 1650 m  e con una galleria di oltre 2,4 Km. passare dalla intatta Bocca di Chiarano alla sottostante Valle di Jovana.

Dalla valle di Jovana la strada proseguirebbe a mezza costa sul versante orografico destro della Valle, dove ora esiste una sola casa abitata, per scendere sempre sullo stesso versante in un territorio con boschi e senza alcuna strada o fabbricato fino a Scanno. A valle dell’abitato attraverso un’ altra galleria seguirebbe sulla sponda orografica sinistra del Lago omonimo per raggiungere Villalago quindi, poco a monte dell’ abitato un’ altra galleria e viadotti per oltre 4 km. porterebbero a San Sebastiano dei Marsi per raggiungere infine Ortona dei Marsi ed un nuovo svincolo autostradale a Carrito .

Chiunque conosce e frequenta le montagne abruzzesi, le vallate del Sagittario e del Giovenco dalla semplice descrizione del percorso intuisce la enormità dei danni ambientali che provocherebbe tale opera.

Nessun accenno all’ attraversamento di versanti di montagna scoscesi ed ai rischi idrogeologici, ad i rischi per i 12 km. di gallerie di intercettare falde acquifere che alimentano sorgenti utilizzate anche per uso potabile, all’ attraversamento di numerosi SIC ( Siti di Importanza Comunitaria), ZPS ( Zona di Protezione Speciale), Area Contigua del Parco Nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise, alla distruzione di faggete abitate da una moltitudine di specie animali tutelate da Direttive Comunitarie il tutto peraltro e paradossalmente con la richiesta di fondi comunitari.

Il tracciato della strada, pur non entrando all’ interno del territorio del PNALM dall’ altopiano delle 5 Miglia a Scanno, attraversa il SIC IT7110205 Parco Nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise, l’area contigua dello stesso Parco e passa accanto alla ZPS IT7120132, al SIC IT7110101 Lago di Scanno ed al SIC IT7110099 Gole del Sagittario. Nel progetto tale argomento non viene neppure considerato e tanto di meno la necessità della Valutazione di Incidenza e di un preliminare confronto con gli Enti gestori dei Siti.

Per non parlare delle emergenze floristiche e faunistiche esistenti proprio lungo il tracciato progettuale e del fatto proprio lungo il tracciato di progetto è documentata la presenza di: tane di Orso bruno marsicano, Camoscio appenninico, nidi di Aquila reale, nidi di Falco pellegrino, nidi di Coturnice, nidi di Astore, nido di Gufo reale.

Il progetto, sulla conservazione dell’orso, è in totale contraddizione con le indicazioni del PATOM ( Piano di Tutela dell’Orso Marsicano)  e rischia di vanificare tutte le azioni portate avanti da Ministero, Regione , aree protette ed associazioni negli ultimi 15 anni.  Amarena, la “famosa” femmina balzata agli onori della cronaca nazionale la scorsa estate è nata, si è riprodotta ed alleva i suoi 4 orsacchiotti nell’area tra Villalago e San Sebastiano dei Marsi che dovrebbe essere tutta attraversata dalla strada.

I costi sono improponibili: pari a 736.987.188,30 euro di cui 586.989.345,50 euro per 11,6 Km. in galleria, 111.927.522,96 euro per 5,1 Km. in viadotto, 34.283.619,84 euro per 16,8 Km. in scavo e rilevato ed il resto per 4 Km. di raccordi e svincoli.

Quale sarebbe il vantaggio per i comuni di Avezzano, Castel di Sangro, Roccaraso, Pescocostanzo, Rivisondoli, Scanno, Villalago, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea, Alfedena, Scontrone, Bisegna, Ortona dei Marsi ?

Per i primi due nessuna. Per Roccaraso, Pescocostanzo, Rivisondoli dove certo non mancano le presenze turistiche forse si ipotizza una maggiore presenza di sciatori da Roma ma la viabilità esistente, come sopra evidenziato, è più che sufficiente.

Per Scanno, Villalago e Anversa degli Abruzzi sarebbe molto più logico e sostenibile trasferire ad ANAS la competenza per la tortuosa ma bellissima strada delle Gole e prevederne sia una manutenzione ordinaria efficiente che un miglioramento con adeguamenti del percorso, messa in sicurezza con reti paramassi, realizzazione di barriere/ ecodotti per attraversamenti animali selvatici, parcheggi e servizi nei punti di concentrazione dei turisti ecc.

Per Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea, Alfedena, Scontrone non solo manca un vantaggio ma la nuova arteria viaria potrebbe solo rappresentare un danno se dovesse convogliare i turisti verso Roccaraso e non verso l’alta valle del fiume Sangro che non ne trarrebbe alcun utile. Anche in questo sarebbe più logico trasferire ad ANAS la competenza.

Per Bisegna e Ortona dei Marsi la vicinanza con il casello autostradale non giustifica la realizzazione di una viabilità alternativa.

Per le motivazioni di cui sopra le associazioni scriventi fanno appello a tutti i comuni destinatari della presente ed all’ Ente PNALM affinché prendano le distanze dal progetto in argomento ed adottino atti formali di dissenso in merito allo stesso tali da impedirne il finanziamento e la, seppure parziale, realizzazione.

Firmano il comunicato : 1. ITALIA NOSTRA Abruzzo 2. MOUNTAIN WILDERNESS Abruzzo 3. WWF Abruzzo 4. LIPU Abruzzo 5. ITALIA NOSTRA Abruzzo 6. CAI Abruzzo 7. STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE 8. PRO NATURA Abruzzo 9. SALVIAMO L’ORSO 10. APPENNINO ECOSISTEMA 11. Rewilding Apennine 12. Associazione MONTAGNA GRANDE – Valle del Giovenco 13. ORSO and Friends 14. TOURING CLUB ITALIANO Abruzzo 15. DALLA PARTE DELL’ORSO – Pettorano sul Gizio 16. FARE VERDE Abruzzo 17. Società Italiana per la Storia della Fauna “Giuseppe Altobello” 18. I GUFI 19. SALVIAMO IL PAESAGGIO 20. Federtrek – Escursionismo e Ambiente 21. Associazione Italiana Wilderness

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