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SULMONA – E’ un bilancio di fine mandato al contrario quello che arriva dal Pd di Sulmona all’amministrazione comunale Casini. Dal “buco” del Cogesa ai trasporti solo per citare  le ultime incompiute. I dem si rivolgono agli elettori per “vaccinarsi” contro il civismo in vista delle prossime elezioni amministrative.  I sintomi di questo “malessere” d’altronde si sono fatti sentire, dice il Pd, anche e soprattutto durante gli ultimi quattro mesi, nei quali “quasi a raschiare il fondo di un bidone di nefandezze amministrative, questa maggioranza consiliare sotto la guida della impavida pulzella che siede sullo scranno più alto di palazzo S. Francesco – con la benedizione dell’ex assessore regionale ‘35 delibere in cinque anni’ – ha pensato bene di considerarli alla stregua di una vacanza premio, un giro di giostra in più a spese della comunità. E di questi giorni, infatti, l’indecoroso spettacolo della diserzione della prima convocazione del consiglio comunale – continua il Pd – dove, pure, in discussione c’è l’approvazione del PEF 2020, in cui si fissano le tariffe dei rifiuti che lascerà al Cogesa un buco da circa 400.000 euro. Deficit da ripianare ovviamente con aumenti di tariffe a carico dei cittadini. L’indecorosa fuga dall’assunzione di responsabilità con la pesante eredità di gestione economico-finanziaria fallimentare che si lascia dietro questa compagine amministrativa sopravvissuta con mille giravolte politiche (leggasi alternanze di assessori a ritmi vertiginosi) e che graverà pesantemente sulla futura maggioranza, è la sintesi perfetta di un civismo che in questi cinque anni ha imperversato impunemente nella gestione della cosa pubblica (dal Comune alle Partecipate) alimentando solo il malcostume del trasformismo e del clientelismo più spregiudicato”.“Noi con la coalizione ‘Liberamente Sulmona’ capitanata dal candidato sindaco Gianfranco Di Piero, di una cosa siamo certi – concludono i Dem -. Ci assumeremo consapevolmente le nostre responsabilità di fronte alla cittadinanza, cercando di restituirle una normalità di vita comunitaria da molto tempo ormai andata in frantumi”. (a.d’.a.)

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