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SULMONA – La battaglia per il potenziamento del presidio ospedaliero dell’Annunziata e per la salvaguardia del punto nascita è stata rilanciata nel pomeriggio dal vescovo diocesano, mons. Michele Fusco, nel corso della celebrazione in onore a S. Agata, patrona della parrocchia della centralissima piazza Garibaldi. “Nel giorno della festa della santa e nella giornata della vita non possiamo non pensare al nostro punto nascita che i politici devono sostenere così come l’intero ospedale. Dobbiamo lottare contro ogni forma di depauperamento”- ha detto il presule che ha incontrato, sempre in giornata, alcuni operatori sanitari. Il 2022 si era chiuso sotto il tetto dei duecento parti. Numeri contenuti ma per le condizioni orografiche la Regione ha reiterato la richiesta di deroga al Ministero. Si attendono gli investimenti del caso soprattutto in ordine allo strumentario da sostituire e al pagamento dei turni aggiuntivi per i medici. Intanto la città ha scoperto, nel vero senso della parola, la festa di s. Agata, attraverso la processione che la parrocchia ha organizzato lungo il plateatico della piazza. Il quartiere, unendo le forze, non è mancato all’appuntamento. Tra fuochi d’artificio e musica, quella della banda di Introdacqua, la santa è stata portata in spalla dai confratelli dell’arcisodalizio trinitario e dalle donne della parrocchia. Il tutto sotto il coordinamento del parroco, don Gilberto e del vescovo che proprio da S. Agata, cinque anni fa, iniziò il suo ministero episcopale in diocesi. Un bell’esempio del saper essere comunità.

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