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SULMONA – Non c’è più alcuna ragione di affrettarsi per riaccompagnare la ragazza a casa e rientrare al limite del coprifuoco come pure non servirà  più rinunciare al dolce al ristorante per evitare di farsi battere lo scontrino un minuto dopo le 23. L’intera regione, e con essa il Centro Abruzzo, entrano nella fatidica zona bianca.  Si torna a respirare quel profumo di libertà che manca dallo scorso 26 ottobre quando sono scattati i primi provvedimenti restrittivi alle attività e alla circolazione da parte del governo Conte. Otto lunghi mesi che  hanno fatto registrare un’altalena di misure e di contagi. Se volessimo scegliere un’immagine è quella di un malato  in affanno che necessita di assistenza continua. L’intero sistema è rimasto incastrato in una sorta di già e non ancora. Da un lato il contenimento del contagio e dall’altro l’economia da salvare. Oggi quel malato della metafora torna in qualche modo a respirare, a sentire di nuovo il profumo della quotidianità, a mettere il naso fuori dal proprio habitat senza limiti di orario. Nella zona bianca non si applicano i limiti orari agli spostamenti. Restano fermi, naturalmente, l’obbligo delle mascherine e il divieto di assembramento. Torna possibile per le piscine e i centri natatori anche l’attività in impianti coperti. Ripartenza delle attività per sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Al via anche fiere, convegni e congressi con l’applicazione di linee guida e protocolli. Sono consentite anche al chiuso le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose, sempre in aderenza alle specifiche linee guida e con l’obbligo delle “certificazioni verdi” per i partecipanti. Se il peggio è passato come direbbe il Governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, non cessa la paura di tornare in affanno e di perdere di nuovo questo respiro che è mancato per troppo tempo. C’è solo un modo per far durare a lungo il “liberi tutti”: la prudenza e l’autodisciplina. Non deve essere  il Carabiniere di turno a ricordarci che si deve indossare la mascherina e servono ancora le distanze. E se ogni volta che si riapre i locali sono  gli “osservati speciali”, in città il gruppo Sulmona Sicurezza si dice pronto a vegliare sulla comunità. Un sodalizio che da anni coadiuva gli esercenti nella gestione di flussi e al rispetto delle regole. “Noi ci siamo. Commercianti e cittadini possono contare su di noi”- ricordano dal gruppo. Ma il grosso si fa nella quotidianità. Che sia un bianco pulito e non un bianco sporco.

Andrea D’Aurelio

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