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SULMONA – Nessuno si cura del segnale di Palazzo Portoghesi, l’edificio che ospitava il Centro Servizi Culturali e l’Agenzia di Promozione Culturale fino al 16 maggio 2017, quando si rese necessaria la chiusura dopo i rilievi di Regione Abruzzo che evidenziarono un incide di vulnerabilità pari a 0,26. Il segnale di indicazione della segnaletica verticale, posto nelle vicinanze di via Salvemini e dell’Agenzia delle Entrate, si è discostato dalla sua posizione originaria ed è caduto in basso. Qualcuno sui social ne ha tratto subito lo spunto per associare questa caduta al peso che ha la cultura in città. Ma ciò che spaventa addetti ai lavori e non solo è il passare del tempo senza che nessuno si degni di rassicurare o meno sull’esistenza di un progetto di ristrutturazione di Palazzo Portoghesi. Al momento l’Agenzia di Promozione Culturale, grazie all’intesa trovata dalla Regione con l’Inps, è stata trasferita nell’edificio di via Sardi. Ma quella sede provvisoria, frequentata dagli studenti, non può diventare definitiva. Recentemente era stato il consigliere regionale pentastellato Gianluca Ranieri a interrogare il Governatore Luciano D’Alfonso su “cosa intenda fare il governo della regione riguardo al destino di Palazzo Portoghesi, nonche’ alla futura sistemazione dell’Agenzia di Promozione Culturale (APC), dell’annessa Biblioteca Regionale e del Centro Regionale Beni Culturali di Sulmona, in quanto presidi territoriali indispensabili di cultura e socialita’. Se sia gia’ pronto o quantomeno allo studio, un progetto di ristrutturazione e recupero di Palazzo Portoghesi o, qualora ne sia stato previsto l’abbattimento, un progetto per una nuova e piu’ adeguata struttura”.

Andrea D’Aurelio

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