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PRATOLA PELIGNA – E’ finita sotto processo con l’accusa di lesioni e stalking ma è completamente estranea ai fatti, per dirla con le parole di Antonella Santilli e Valeria Fracasso, legali dalla 96 enne di Pratola Peligna, che l’altro giorno è dovuta simbolicamente comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per il procedimento penale che la vede imputata assieme ai figli per vecchie beghe di quartiere. Un caso sui generis e da “guinnes dei primari” verrebbe da dire, vista l’età e il campo di imputazione, che contesta alla nonnina le lesioni e lo stalking, ovvero di aver lanciato addirittura in una circostanza un sasso per colpire il vicino di casa. Le legali tengono quindi a precisare che la loro assistita “è esente da ogni responsabilità penale, e ciò a prescindere dall’esito della perizia disposta dal Tribunale, ed il suo coinvolgimento dipende unicamente dall’abitare nelle vicinanze dei denuncianti, i quali hanno intrapreso azioni multiple in suo danno e della sua famiglia. Già dalle indagini emerge l’estraneità della stessa ai fatti come rappresentati in denuncia”. Gli avvocati Fracasso e Santilli, quindi, chiedono che “si mantengano toni bassi sulla loro assistita, senza entrare nel merito della vicenda, affinché la magistratura possa operare serenamente per accertare quanto prima la verità”.

Andrea D’Aurelio

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