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SULMONA – Le notti insonni sono ricominciate da quando, l’altra sera, un’altra auto è stata data alla fiamme. La misura è colma per i residenti del “triangolo” degli incendi, ovvero via Cappuccini, via Avezzano e via XXV Aprile, che nelle prossime ore, probabilmente anche in mattinata, si recheranno con una delegazione a Palazzo San Francesco per strappare un incontro urgente con il sindaco, Gianfranco Di Piero. Le telecamere installate in quel perimetro della città non sarebbero mai state attivate, venendo meno agli impegni assunti su ogni tavolo istituzionale. Per di più, come già denunciato, l’illuminazione pubblica risulta pressocchè scarsa a tutto svantaggio della sicurezza, come dimostrano gli episodi balzati alle cronache negli ultimi giorni e gli altri rimasti in “sordina”. Dall’atto vandalico ai danni di un’auto a qualche furto posto in essere nei garage, fino ad arrivare agli spari con la pistola scacciacani e all’incendio dell’ennesima autovettura data alle fiamme. “Più volte abbiamo chiesto un incontro senza risposta. Ora andremo direttamente in Comune fino a quando il sindaco o il suo vice ci riceveranno”- fanno sapere i residenti. Il clima insomma risulta abbastanza teso tenendo conto che, nelle ultime settimane, uno dei residenti avrebbe ricevuto minacce con una lettera piena di scritte ingiuriose e con un proiettile, in altra zona della città, per vicende pregresse. Non si può restare con il fiato sospeso. Da qui la corale protesta per un maggiore controllo.

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