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SULMONA – Un percorso unitario per sottoporre con voce unica alla Regione Abruzzo il tema delle complicate prospettive industriali e occupazionali dello stabilimento Marelli di Sulmona. Lo chiede la Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila che ora intende fare quadrato sul destino dello stabilimento produttivo dopo gli incentivi all’esodo per 400 lavoratori. Il patto di lavoro assente in città comincia a preoccupare sul serio. Dal fermo produttivi del caseificio Reginella agli incentivi all’esodo alla Marelli. “Purtroppo, tutti i dubbi che come Fiom abbiamo sollevato riguardo la tenuta, dalla vendita fra l’ottobre del 2018 e il maggio del 2019, rispetto ai quali, nel corso di questi anni abbiamo sollevato un campanello di allarme, oggi si concretizzano. Speriamo che, alla luce di quanto emerso in questi giorni di discussione con l’azienda a livello nazionale, il nostro allarme non rimanga inascoltato”- incalzano dalla Fiom. Per la fabbrica serve una sinergia

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