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SULMONA – Una diffida per il recupero di una cospicua somma per le spese di assistenza sostenute in conseguenza dell’infortunio. A dare l’ultimatum al Comune di Sulmona è stato l’Inps che nei giorni scorsi ha inoltrato una missiva-diffida al settore opere pubbliche di Palazzo San Francesco e al broker assicurativo che fa capo all’ente. La somma da recuperare ammonta a circa 46 mila euro e fa riferimento all’incidente verificatosi nel maggio del 2015, in un parcheggio cittadino, ai danni di un bimbo che all’epoca dei fatti aveva solo quattro anni. Il piccolo cadde dalla grata del parcheggio, da un’altezza di circa sei metri, rischiando di perdere la vita e salvandosi miracolosamente. Le conseguenze di quell’episodio furono molto gravi: trauma cranico contusivo, l’emiparesi ( perdita parziale di una parte del corpo) e l’esotropia all’occhio destro con deficit motorio e della vista. Per quel sinistro fu risarcito dall’ente come pure, recentemente, ha ottenuto il riconoscimento dell’handicap grave dopo il decreto di omologazione emesso dal giudice del Tribunale di Sulmona, Anna Maria De Santis, che ha condannato l’Inps alla refusione delle spese processuali e al pagamento delle spese del ctu. Con la diffida, questa volta, è l’Inps a richiedere indietro al Comune il rimborso delle spese assistenziali che l’istituto ha dovuto sborsare in favore della famiglia del bambino. L’Inps con la diffida tenta una bonaria definizione della vertenza, fermo restando la copertura assicurativa.

Andrea D’Aurelio

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