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“Nonostante il caro energia, il caro trasporti dello scuola bus e l’aumento delle rette delle scuole materne pratolane, la cassa integrazione e le difficoltà nella riscossione dei crediti comunali, il ‘neo’ dirigente del Comune di Pratola Peligna, Angelo Palombizio, socio dello Studio Presutti e Palombizio con Ludovico Presutti, attuale presidente del Collegio sindacale della BCC di Pratola Peligna, assunto part- time al costo di decine di migliaia di euro dall’attuale Giunta di Pratola Bellissima ed autorizzato anche allo svolgimento delle funzioni dirigenziali, ha ritenuto con determina n. 162 del giorno 11 agosto 2022 di rivedere l’indennità di funzione della Giunta Municipale”. A dichiararlo è Vincenzo Margiotta, consigliere comunale di minoranza. Per effetto di quella determina, nell’anno 2022, con decorrenza dal primo agosto scorso queste sono le indennità: Sindaco – euro 2.500,00 – mensili lordi; totale 10.000euro, Vice-sindaco – 1.250 euro – mensili lordi; totale 5.000 euro Assessori – 1.125 euro mensili lordi; totale 4.500 euro. Anno 2023 Sindaco – 2.721,36 euro, mensili lordi; totale 32.656 euro, Vice-sindaco 1.360,68 euro– mensili lordi; totale 16.328,16 euro. Assessori 1.224,61 mensili lordi– totale 14.695 euro lordi; Anno 2024 Sindaco 4.002 euro, mensili lordi; totale 48.024 euro. Vice-sindaco 2.001 euro mensili lordi; totale 24.012 euro. Assessori 1.800,90 euro – mensili lordi; totale 21.600 euro. “Il sindaco e la Giunta quindi, oltre a quanto sino ad oggi liquidato, a nostre spese incasseranno dal 2022 al 2024 una somma pari a circa 185mila€ (100.000€ Di Nino, 45.000€ Tarantelli e 40.000€ DI Bacco, Leone e Cavallaro). Ovviamente soldi pagati da noi Cittadini e non piovuti dal cielo e che potrebbero essere usati per aiutare le numerose famiglie in difficoltà – continua Margiotta – Un atto a beneficio di chi, oltre ad aver deciso di deliberare una variante al PRG sui propri terreni rendendoli edificabili e di assumere il proprio addetto stampa e farlo pagare ai Cittadini, è da anni che pubblicamente dichiara di non vivere di politica: con 185.000€ in tre anni anche se lordi nei prossimi 28 mesi vivrete eccome di politica. Non abbiamo parole per stigmatizzare, soprattutto in un momento così duro e difficile, questa decisione”. “Rinunciate a queste indennità e deliberate che le centinaia di migliaia di euro vadano invece a calmierare gli aumenti dei costi delle bollette, dello scuola-bus e della scuola materna per molte famiglie oggi diventati insopportabili” conclude il consigliere comunale, ricordando di essere ancora in attesa della copia dello studio compiuto sulla vulnerabilità dell’edificio dell’itis e di una risposta alle sue interrogazioni. Intanto va precisato e reso noto che il sindaco, Antonella Di Nino, ha rinunciato all’indennità di carica, destinandola ad iniziative di carattere amministrativo e sociale.

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