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In seguito alla riapertura del G8. come già anticipato dalla nostra redazione, il dottor Marinangeli, primario del reparto di rianimazione al San Salvatore afferma: “Dobbiamo stare attenti con un impegno banale, perché i sanitari non sono più disposti a fare gli eroi come fatto ad inizio d’anno. Spero che la gente si renda conto che è sbagliato abbassare la guardia ed affidarsi al rischio calcolato o del ‘si salvi chi può’, altrimenti non c’è coscienza civile, credo che anche se non siamo ai livelli di marzo, tante situazioni si potevano evitare non andando in vacanza all’estero o in località italiane a rischio. In Italia c’è un aumento, ma non siamo in emergenza anche se bisogna fare i conti con l’effetto della riapertura delle scuole. Clinicamente sappiamo più cose, la vera sfida è lavorare su due fronti evitando di andare a penalizzare l’area no covid per non compromettere le altre cure e recuperare le prestazioni non fatte durante la emergenza per le quali c’è un piano per una maggiore attività già da settembre. L’aumento dei casi non deve andare ad incidere a questa progettualità di recupero. Contestualmente, dobbiamo essere pronti a casi di contagiati asintomatici che arrivano in ospedale per dei traumi e problemi di salute. Ma comunque il tema è fortemente spostato sulla capacità organizzativa” conclude Marinangeli.

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