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SULMONA – Un giorno triste per la città. Nel giorno dell’ultimo saluto la Camerata Musicale ricorda uno dei suoi fondatori, Antonio Tanturri, scomparso l’altra sera all’età di 89 anni.  “Dopo la fondazione e per 68 anni senza interruzione, se non quella dovuta al Covid, l’associazione ha raggiunto livelli inimmaginabili per una città di provincia, radicandosi nel nostro comprensorio. Di questo, Antonio è stato l’artefice e con orgoglio lo manifestava. È riuscito negli 8 anni di presidenza a creare una completa integrazione dei vari organi dell’associazione con il rispetto di tutte le normative ma soprattutto con la sua immensa cultura musicale. Tutte le scelte artistiche erano frutto di un costante confronto fatto di gentilezza e di rispetto dei ruoli, rivelatesi sempre vincenti. Aveva un amore che non nascondeva per Richard Wagner, tant’è si recò al Festival di Bayreuth in Germania per assistere alle sue opere; Tristano e Isotta, Tannhäuser, Lohengrin di cui sapeva a memoria ogni sfumatura, tedesco compreso. La sua scomparsa è una grande perdita ma deve essere un forte stimolo per noi a seguire il suo esempio per dare sempre maggior prestigio all’Associazione. La sua affabilità nei rapporti con gli artisti, con il pubblico e con le istituzioni, ha contribuito ad una notevole crescita delle attività e del pubblico che oramai copre l’Abruzzo intero e anche parte della nazione. Con la stessa passione ha guidato dal 1998 fino al 2008 il Concorso Internazionale di Pianoforte Città di Sulmona – Premio Rodolfo Caporali” laureando numerosi giovani pianisti che oggi si sono affermati in tutto il mondo: uno tra questi Roberto Prosseda”- scrive Gaetano Di Bacco, Direttore Artistico della Camerata.  I tredici fondatori si sono ora riuniti, da un’altra parte, come quella sera del 1953 quando diedero vita al prestigioso sodalizio. (a.d’.a.)

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