banner
banner

SULMONA – “La seduta è deserta”. Ha esordito così il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio questa mattina in aula consiliare quando, alla terza chiamata, erano presenti solo due consiglieri comunali: Elisabetta Bianchi di Forza Italia e Angelo Amori per la maggioranza. Anche in seconda convocazione, non essendo presenti un terzo dei consiglieri comunali ( articolo 31 del regolamento), il Consiglio si è chiuso senza discussione su temi non di poca importanza. C’era da aprire il dibattito sulla situazione politico-amministrativa ma anche due domande di attualità presentate da Forza Italia riguardanti l’ordinanza sindacale di chiusura del Centro di Salute Mentale e la scadenza della proroga sui servizi essenziali del Comune di Sulmona. E’ proprio su quest’ultimo punto che si scatena la rabbia dei lavoratori della coop 2001 che sono tornati in aula. “E’ una vergogna e con questo abbiamo detto tutto”- intervengono in lacrime le lavoratrici coop. La consigliera di Forza Italia e il Segretario della Filcams Cgil Luigi Antonetti hanno fatto notare come “non si ravvede traccia dell’atto di proroga annunciato dall’ex assessore Sinibaldi il 31 ottobre”. “E’ un atto assai grave quella della maggioranza, davanti alle necessità dei lavoratori ed al cospetto della città”- interviene la Bianchi. Il neo assessore Nicola Angelucci annuncia l’impegno dell’esecutivo comunale a garantire continuità ai servizi, fra cui anche quello delle pulizie. Ma degli impegni le lavoratrici non ne vogliono sapere. Fanno i salti mortali per pagare le utenze domestiche e per reperire il cibo. Una vicenda che rasenta il paradosso.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento