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“Non Speranza ma fatti, salviamo la montagna”. È questo il testo degli striscioni srotolati dai militanti di CasaPound Italia nelle maggiori località sciistiche italiane dopo la repentina inversione di marcia del ministro Speranza in merito all’apertura degli impianti. I militanti aquilani della tartaruga frecciata si sono dati appuntamento questa mattina alla base della Funivia del Gran Sasso, che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore.

“La nostra solidarietà – spiega Cpi in una nota – va al settore sportivo e alberghiero dei comprensori sciistici di tutta Italia, beffati da un ennesimo ordine di non apertura arrivato fuori tempo massimo, quando ormai le attività avevano già avviato la macchina organizzativa.”

“È pazzesco – continua la nota – che un’ordinanza così importante arrivi in zona Cesarini con appena 12 ore di preavviso; siamo vicini ai gestori delle attività vessate ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà fattiva.”

“Con questa non apertura – conclude la nota di CasaPound – un ministro della Sanità totalmente inidoneo come Speranza dà la mazzata finale al settore turistico invernale, stroncando sul nascere la possibilità di tamponare le perdite di un’annata già di per sé terribile. Eppure al Ministero del Turismo siede Massimo Garavaglia della Lega, la cui voce non è pervenuta, quasi fosse alla guida di un Ministero inesistente”.

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