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Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, sollecitato da numerose segnalazioni giunte al ministero, interviene sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio oscurata dall’imponente impalcatura utilizzata per gli eventi della Perdonanza. Sgarbi dichiara: «Ho grande rispetto per le tradizioni religiose, ed ancor più per i sentimenti di devozione degli aquilani per una storica festa quale è quella della Perdonanza, ma credo, e su questo ho il conforto di tanti cittadini, che in nessun modo una festa popolare possa pregiudicare alle migliaia di visitatori che in questi mesi si recano in città la spettacolare visione della facciata di una delle chiese più belle d’Italia. Contrariamente a quanto dichiarato dagli organizzatori, il montaggio del palco e dunque il suo utilizzo, non è destinato alle sole iniziative religiose, ma è stato esteso a manifestazioni di altro genere, di puro intrattenimento, che nulla hanno a che fare con la festa della Perdonanza. Ho la sensazione che anche la Soprintendenza sia stata ingannata che non può lasciare all’arbitrio degli organizzatori la tutela della Basilica. Non si può certo affidare la tutela dei beni artistici all’’opinione pubblica perché possa spingere gli organizzatori ad individuare per i prossimi anni
luoghi più idonei per gli eventi a carattere civile”. Fa seguito l’intervento del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi che dal palco afferma che la scenografia valorizza la Basilica. Ovviamente non poteva mancare la replica del sindaco Biondi: “La presa di posizione del sottosegretario Vittorio Sgarbi amareggia non tanto e non solo perché proviene da persona di conclamata cultura, quanto perché ‘indotta’ dalle provocazioni di qualche parlamentare di centrosinistra che, digiuno di argomenti e consenso, ne cerca tra questioni a lui lontane dal momento che a Collemaggio lo si vede solo a fare passerella una volta l’anno a favore degli obiettivi. Non è certo Sgarbi che decide come e dove si devono svolgere gli eventi legati a quello che è considerato il primo Giubileo della storia. Spiace constatare come il sottosegretario parli per sentito dire, dal momento che la facciata della nostra Basilica è perfettamente visibile a differenza del passato, prima che si insediasse la nostra amministrazione. Inoltre, nella Basilica c’è un viavai di gente festosa che se ne infischia delle polemiche tutte locali, e che tali sarebbero rimaste se un rappresentante di Governo non gli avesse dato eco”.
Poi la stoccata finale, con un richiama ai recenti eventi che hanno visto coinvolto Sgarbi in un evento al Maxxi accusato di aver usato un turpiloquio sessista che ha costretto lo stesso ministro Sangiuliano a smarcarsi dal suo sottosegretario: “Speriamo che anche stavolta Sgarbi smentisca quello che afferma, come fatto a più riprese ultimamente in occasioni di altre uscite sempre più improvvide di cui si è reso e continua a rendersi protagonista”. 

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