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Ci aveva già provato per il 2021 ma a causa del covid  la procedura è stata prorogata di un anno.

Il dossier è stato trasmesso al Mibact, il dicastero del Governo della Repubblica Italiana preposto alla tutela della cultura, dello spettacolo, e alla conservazione del patrimonio artistico e culturale e del paesaggio.

La giuria istituita dal ministero per i Beni e le Attività culturali selezionerà le dieci finaliste entro il 12 ottobre per poi trasmettere al Ministero il 12 novembre la città che avrà ritenuto più idonea ad essere insignita del titolo.

Il dossier presentato è stato elaborato dal professor Pierluigi Sacco, docente di Economia della Cultura all’università Iulm di Milano il quale ha affermato: “Il territorio del cratere sismico ha sviluppato delle forme di resilienza, basate sulla cultura e sulla qualità della vita che possono essere utili a tutta Italia come un laboratorio di ricostruzione. Un’occasione per L’Aquila, e per tutto l’Abruzzo, che si distingue nel paese per la concentrazione di luoghi verdi e di vivacità culturale. Nel dossier si fa riferimento all’intero territorio del cratere sismico aquilano. In questo senso la cultura viene interpretata come il materiale connettivo capace di cicatrizzare, raccontare, evidenziare, restituire senso e dignità alla tragedia che le popolazioni hanno vissuto sia nella nostra città che nell’intero territorio del cratere”.

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