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RIVISONDOLI. Lettere minatorie per il prete positivo alla cocaina. A riportare la notizia è il quotidiano Il Centro. Mentre si cerca di scavare nella vita del sacerdote e soprattutto sulla provenienza della sostanza, spunta il precedente sul quale è stata aperta un’inchiesta. Si tratta di lettere minatorie che don Daniel, il sacerdote colombiano protagonista lo scorsa domenica di un incidente sulla statale, aveva ricevuto alcuni mesi fa da Roccacinquemiglia, frazione del comune di Castel di Sangro. Lettere anonime scritte da un gruppo di persone, che fecero scaturire indagini mirate e una perizia calligrafica da parte della scientifica. Alla base delle minacce ci sarebbero, secondo quanto aveva raccontato il prete agli inquirenti, interessi di tipo edilizio. Il sacerdote, schiantatosi con l’auto contro il guardrail sulla statale 17, è risultato poi positivo alla cocaina. Per questo la Polizia stradale lo ha denunciato e gli ha ritirato la patente. In una nota diffusa nelle ultime ore il sacerdote ha precisato che quella notte era lucido e vigile. “I medici che mi hanno visitato hanno riscontrato che ero orientato, prova indice naso negativo e pupille normoreagenti alla luce”- scrive l’avvocato del prelato. Peccato che, sempre dal nosocomio, avevano rilevato la cocaina a mille

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