Studiare il modello Gagliano Aterno per un periodo di circa sei mesi in una villa che ricade sul territorio comunale. Sarà questo il compito di sei ricercatori che, in collaborazione con il Politecnico di Torino e altri partner istituzionali, dovranno approfondire il valore delle comunità energetiche e della transizione ecologica per i piccoli centri delle aree interne. Il Comune ha partecipato ad un contest nazionale e ha patrocinato l’iniziativa del progetto Neo ( Nuove Esperienze Ospitali). Gli studiosi soggiorneranno in paese per conoscere da vicino la comunità nonché tutta la filiera seguita su questi due fronti. Un vero e proprio prototipo, almeno nella Valle Subequana, da esportare e replicare altrove. L’obiettivo reale è quello di spingere i ricercatori ad investire a Gagliano, magari a diventare residenti a tutti gli effetti, come avvenuto per tre romani da circa un anno gaglianesi di adozione, tant’è che si sono “inventati” un’attività per vivere in paese. “Un modo per invertire la rotta dello spopolamento dei piccoli centri con i fatti”- ha sottolineato il sindaco, Luca Santilli, intervenendo ieri alla prima assemblea pubblica di Officina Giovani, un luogo di incontro proficuo per fare politica dal basso. “Perché la politica non si fa a Roma o a New York ma a Gagliano”- per dirla con le parole di Raffaele Spadano e Mario Puglielli, referenti territoriali di Officina Giovani. Un vero e proprio laboratorio che mira ad ascoltare le singole istanze dei piccoli comuni. Laddove non arriva la politica ci sono i giovani, ovvero le future figure istituzionali.
