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SULMONA – Su 16 posti letto attualmente occupati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, più della metà si riferiscono ai degenti sulmonesi. A scattare la fotografia sull’andamento della pressione ospedaliera nella quarta ondata della pandemia è il primario del reparto, Alessandro Grimaldi, secondo il quale non si registra un aumento della gravità dei casi per via della buona risposta della campagna vaccinale in atto. Nell’ultima settimana ad alzare il numero dei posti letto è stata Sulmona con il ricovero degli anziani della casa di riposo più altri soggetti non vaccinati. In totale sono 9 su 16 i pazienti trasportati dall’area grigia dell’ospedale di Sulmona. “In questa fase siamo abbastanza tranquilli. Da circa un giorno non abbiamo più ricoverati. Questo ci fare stare più tranquilli sperando che non si accendano altri focolai”- interviene Grimaldi spiegando l’importanza del vaccino. “Lo scorso anno non avevamo posti letto sufficienti per ricoverare i pazienti che stavamo male tant’è che istituimmo un numero verde per trattare pazienti a domicilio. Quest’ anno abbiamo raggiunto in qualche momento la saturazione ma non abbiamo fondamentalmente pazienti gravi con quadri importanti come è accaduto lo scorso anno quando sono morte diverse persone”- rincara il primario che spinge sulle terze dosi perché dopo 6-7 mesi l’efficacia del vaccino tende a scendere. L’infettivologo chiarisce inoltre che il 70 per cento dei ricoverati non ha la copertura vaccinale mentre il restante 30 per cento, grazie al vaccino, non è finito in area critica. Infine si registra  un flusso di pazienti domiciliari che arrivano in ospedale per le terapie monoclonali e poi tornano a casa. (a.d’.a.)

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